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C’era una volta l’asessualità

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Una bandiera sui toni del viola esprime tutto l’orgoglio di una categoria, un gruppo di persone che lotta per la propria determinazione: gli asessuali.

L’asessualità è un orientamento sessuale a sé stante. Al di là dei luoghi comuni e degli stereotipi, l’asessualità è caratterizzata da una limitata o del tutto assente attrazione sessuale nei riguardi del partner, indipendentemente dall’orientamento o dal genere. 

In una società che fin dalla più tenera età “impone” l’adozione di rapporti monogami ed eterosessuali, gli asessuali necessitano di tempo per maturare consapevolezza in merito alle proprie esigenze libidiche. In quest’articolo, voglio approfondire gli alti e i bassi di una vita priva d’attrazione fisica, restituendo dignità a un orientamento troppo spesso tralasciato ed ignorato. 

Cos’è l’asessualità? 

Innanzitutto, l’asessualità non è una condizione temporanea. È piuttosto un orientamento sessuale – il quarto, per l’esattezza. La distinzione viene infatti operata tra eterosessualità, omosessualità, bisessualità e asessualità. Tuttavia, non cadere nell’errore di credere che gli asessuali non godano di una vita sana e ricca sul piano umano-relazionale. 

La libido è infatti fluida, dinamica. Ecco, dunque, nascere molteplici rapporti tra asessuali ed etero, omo o bi-sessuali in cui la frequenza dell’attività sessuale non è intesa come prova di stabilità e di benessere della coppia. Inutile cercare uno schema fisso. Esistono infatti sia legami tra due persone asessuali sia coppie miste in cui trovare accordi per assicurare felicità ad ambo gli individui coinvolti. 

L’importanza del coming-out e dell’attrazione

Per molti etero, omo o bi-sessuali alla lettura, l’asessualità potrà sembrare di difficile comprensione. È davvero possibile eliminare la componente libidica dalla nostra vita? In che modo un asessuale riconosce di essere attratto dal proprio partner? 

A tal proposito, sarà molto utile approfondire il modello Split Attraction Model – anche conosciuto in italiano col nome di Modello di Attrazione Suddivisa. Quest’ultimo mette in evidenza quanto la nostra attitudine disponga di 2 forme d’attrazione nei confronti dell’Altro: la prima è di natura sessuale, la seconda di matrice romantica. 

Una accende il desiderio di accoppiamento, l’altra spinge gli individui a intraprendere una relazione sentimentale con il proprio partner. Nel 90% dei casi, le due attrazioni combaciano. Tuttavia, non mancano individui asessuali ed eteroromantici – cioè che si innamorano del potenziale partner in assenza d’interesse sessuale – e persone sia asessuali che a-romantiche. Queste ultime rifiutano una relazione tanto sessuale quanto emotiva. Infine, esistono persone etero, omo o bi-sessuali e a-romantiche che preferiscono intrattenere soltanto rapporti occasionali. 

In tutti i casi, è molto importante esprimere sé stessi senza vincoli e condizionamenti. Il coming-out non dev’essere temuto come giudizio sociale, bensì come una presa di coscienza di ciò che si è. La sessualità è complessa, e tutti noi abbiamo il diritto di fare esperienza della sua complessità. 

L’asessualità secondo la scienza: basta chiamarla disfunzione!

Al giorno d’oggi, lascia ben sperare la diffusione via via crescente di individui asessuali che trovano il coraggio di fare coming-out e dare priorità ai propri desideri. I numerosi dibattiti sul tema dell’asessualità hanno inoltre promosso alcune ricerche di ordine medico-scientifico. Tra le tante, quella di Justin Lehmiller del Kinsey Institute conferma quanto vissuto quotidianamente da migliaia di individui in tutto il mondo: 

  • L’asessualità è un orientamento sessuale sui generis che merita comprensione e riconoscimento. 
  • L’asessualità non ha nulla a che vedere con la castità religiosa o ideologica. Nel primo caso non si prova attrazione sessuale nei confronti di potenziali partner. Nel secondo, le persone si sottopongono volontariamente e consapevolmente a un periodo di astinenza. 
  • L’asessualità non è una disfunzione sessuale. In nessun modo i partner asessuali devono essere forzati o indotti al rapporto. Non c’è inoltre alcuna evidenza scientifica secondo i cui i genitali degli asessuali non siano funzionali. 
  • Alcuni asessuali si masturbano e soddisfano fantasie eroiche con l’aiuto dell’auto-stimolazione. Tuttavia, lo fanno solitamente con una frequenza inferiore rispetto a quella di un individuo appartenente agli altri tre orientamenti summenzionati.

Infine, non tutti gli asessuali che incontrerai nel corso della tua vita saranno single, non piacenti e inesperti. Molti di loro preferiscono intrattenere relazioni romantiche, facendo esperienza della sessualità in maniera nuova, più lenta e profonda. Proprio per questo motivo, crediamo fermamente che la scoperta della millenaria disciplina tantrica possa compiacere il corpo e la mente di chiunque la sperimenti in compagnia del partner o di un massaggiatore esperto. 

Ecco dove trovare la tua esperienza, dove puoi incontrare massaggiatrici e massaggiatori esperti nel mondo del Tantra. 

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